Davvero vogliamo lasciare l'educazione sessuale in mano ai ProVita?
Negano l'esistenza delle infanzie e delle adolescenze LGBT+, si scandalizzano se un'associazione viene invitata in una scuola, confondono le campagne per la parità di genere con l'ideologia gender...
Ieri, giovedì 19 giugno, ho presentato «Non esistono bambini arcobaleno» - Testimonianze di infanzie e adolescenze LGBTQIA+ presso la IGOR Libreria di Bologna, con due dei protagonisti delle storie narrate nel libro: Sara De Giovanni e Paolo Rondelli.
Come spesso ho spiegato, il titolo è una citazione tratta da un post dell’associazione ultracattolica e reazionaria Pro Vita & Famiglia Onlus, che a fine gennaio plaudiva alla firma di un ordine esecutivo di Donald Trump che avrebbe interrotto i contributi federali a servizi trattamenti per adolescenti transgender (vedi l’articolo scritto in quell’occasione per
cliccando QUI).La frase esatta era:
…ma in America, così come nel resto del mondo, non esistono affatto “bambini gay, lesbiche e transgender”.
Esistono bambini e bambine e poi esistono adulti che appiccicano abusivamente sui minori etichette politiche per costringerli a farli entrare nei loro schemi ideologici.
Non è solo grottescamente falso e ascientifico dire qualcosa del genere (posto che a dei bigotti interessi la verità e la scienza, per loro sono più comodi dogmi e pregiudizi), ma azzardo che è criminale.
Negare e invisibilizzare banbinə e adolescenti LGBTQIA+ crea sofferenza e disagio a questi e non aiuta minimamente i loro compagni e le loro compagne a crescere più inclusivi e tolleranti (N.B. chi frequenta davvero i ragazzi e le ragazze sa che sono più svegli e meno paranoici dei loro genitori).
Ma in questa deprecabile menzogna c’è un chiaro intento politico: creare le premesse per facilitare la proposta di legge Valditara sull’obbligo di consenso informato dei genitori per poter organizzare nelle scuole “attività sensibili” come l’educazione sessuale, affettiva e al consenso.
Per ultraconservatori, reazionari e bigotti come ProVita la scuola non deve avere alcuna funzione educativa in questo campo e spetta solo ai genitori scegliere cosa è meglio per figlie e figli.
Quindi siamo tutti nelle mani di Pillon, Coghe, Ruiu, Brandi e accoliti.
Azzardo una proposta.
Se questi ansiosi genitori vogliono così tanto evitare che i loro figli vengano esposti all’indottrinamento della perniciosa educazione sessuale e affettiva, non si potrebbe fare come per l’ora di religione?
Non vuoi che tuo figlio conosca il mondo per quello che è? Preferisci il Levitico a un buon libro di scienze…? Chiedi un esonero!
Spiace, ma siamo certi che la nostra società possa sopravvivere anche malgrado la presenza di una componente di cittadini sempre più ignoranti e disinformati…
Componente che, purtroppo, è in continua crescita e che, guarda caso, vota soprattutto a destra…
E allora è un attimo pensare che - con ogni probabilità - tutta ‘sta manfrina dei ProVita e sodali con la salute morale e psichica di ragazzə e adolescenti abbia poco, se non addirittura nulla a che vedere.
Giorgio Umberto Bozzo
Ha dimenticato la Rocella😱
Uno vorrebbe dimenticarla del tutto la Roccella. Ma come ogni disgrazia, al risveglio è lì che ci attende...